La pasta con i broccoli arriminata è un primo piatto della tradizione siciliana, che come tantissimi altri subisce varie trasformazioni, a seconda della provincia e anche delle usanze familiari, c’è chi aggiunge un po’ di salsa, chi lo zafferano, chi aglio al posto della cipolla, chi l’acciuga e chi no, chi la chiama semplicemente pasta cu “brocculu asciutta” per distinguerla da quella preparata in brodo e da quella al sugo, cioè a “stufatu”.
Quello che in Sicilia noi chiamiamo broccolo, come ho detto altre volte è sempre il cavolfiore, che qui nel trapanese è sempre verde, noi amiamo poco quello bianco, a Catania ad esempio c’è quello viola, che qui si vede raramente.
Arriminata, significa mescolata, sicuramente perché si mescolano il condimento e la pasta delicatamente in padella per farli insaporire bene.
Per quanto riguarda il tipo di pasta usata ognuno si regola secondo i gusti anche se la ricetta che si trova sui libri di cucina parla di bucatini, io personalmente preferisco la pasta corta per questo condimento.
Non darò dosi ognuno si regolerà secondo i propri gusti, trovando il giusto equilibrio tra il dolce dato dall’uvetta e il salato dato dalle sarde salate, naturalmente ben dissalate, o dalle acciughe come si preferisce.
Pasta chi brocculi arriminata
Pasta della tipologia che più piace
Cavolfiore
uvetta
pinoli,
cipolla
acciughe sotto sale o sott’olio
zafferano o pochissimo concentrato, deve colorare appena.
Olio evo, sale, pepe.
Pulire il cavolfiore, dividendolo a cimette, lavarlo e farlo bollire in acqua salata, quando sarà cotto, tirarlo via dalla pentola conservando l’acqua che servirà per condire la pasta.
Tritate finemente la cipolla e fatela appassire in un tegame, che poi possa contenere pure la pasta, con olio e se volete un goccino d’acqua come faccio io.
Quando la cipolla sarà ben appassita unitevi le acciughe o le sarde ben dissalate e spinate e scioglietele nel condimento, unite i pinoli e l’uvetta che avrete leggermente ammollato in poca acqua tiepida, poi unite il cavolfiore facendolo insaporire delicatamente senza farlo spappolare troppo, pepate a piacere, il pepe, macinato sempre al momento, a questo punto unite o il concentrato oppure lo zafferano diluito con poca acqua di cottura.
Lessate al dente la pasta, tenete un metolo d’acqua di cottura, potrebbe servire, versate la pasta nel condimento e mescolatela delicatamente, se necessario unire un po’ dell’acqua di cottura.
Oh che delizia ! Buon pomeriggio Giovanna 🙂
Grazie Mi… buona serata!
Buono buono! Mio padre, che era siciliano di adozione, non l’aveva importata in famiglia. Ma lo farò io!
Mi fa molto piacere. Buona serata Silvia.
Buonissima! Non so quale sia il procedimento di mia madre, ma mi pare che ci siano solo i pinoli e quando la pasta viene impiattata la spolveriamo con la “mollica atturrata” (spero che si chiami così perché mi confondo sempre eheh).
Come ho detto, ognuno ha la propria versione, la mollica qui non l’ho mai messa, ma credo che ci stia pure bene.
Prova Giovanna 🙂 la fai diventare croccante con un filo d’olio sul padellino a fuoco basso e dà un tocco in più 😉
Grazie!! la proverò, per adesso i broccoli abbondano.
Buonissima!
Grazie !! hai ragione.
🙂
Buonissima Giovanna, ecco anche tu, i broccoli, 😀 un abbraccio cara, ❤
Infatti è il periodo, ciao carissima.
❤
I pinoli non mi piacciono molto ma questa pasta è buonissima e la faccio spesso. Per farla croccare un pochino io aggiungo del pan grattato a fine, come fosse del formaggio grana grattugiato
Anche senza pinoli è buona, poi ognuno si regola secondo i propri gusti, io su questa non metto mai il pane tostato che uso tanto in altre preparazioni, ma lo proverò cosi avrò un’altra versione, grazie!